Il progetto di ricerca del programma europeo per la riduzione dell’impatto ambientale ReVOC4LIFE ha partecipato all’evento fieristico Lineapelle 100 edizione, grazie al materiale di disseminazione all’interno dello stand espositivo di BCN Concerie, uno dei partner di progetto, e al talk “REVOC4LIFE, puliamo l’aria con i rifiuti”.
Lineapelle è la fiera dedicata a tutto il mondo della pelle: pellami, accessori, macchinari…
Il ritrovo più importante del settore conciario, dedicato soprattutto ai clienti dei settori arredamento e automotive, calzatura, pelletteria e abbigliamento. Lineapelle si svolge a Milano Fiera Rho, tradizionalmente in contemporanea con la Fashion Week e accoglie visitatori da tutto il mondo: quest’anno sono stati registrati oltre 13’000 mila visitatori, su 1.134 espositori. I visitatori, ricercatori materiali e rappresentanti degli uffici stile di brand di lusso e alta moda, hanno avuto modo di conoscere il progetto ReVOC4LIFE. Attirati dalla presenza della bandiera del programma Life e dal logo del progetto riportato sulla borsa in tela come gadget, una volta entrati nello stand di BCN, i visitatori hanno approfondito i contenuti del progetto grazie anche alla brochure. Inoltre molti studenti di IUAV sono venuti a conoscenza del progetto, grazie al corner dedicato ai lavori dei laureandi sponsorizzati dalla conceria, chiedendo di poter portare il materiale informativo nella loro sede. Tra i soggetti passati dallo stand, possiamo annoverare anche responsabili delle ditte di prodotti chimici e macchinari per conceria. Durante il secondo giorno di fiera, una delegazione del team di progetto ha esposto una presentazione del progetto con il titolo “Revoc4life, puliamo l’aria con i rifiuti”.
Il talk è stato moderato dalla dott.ssa Fabiana Orlandi e sarà presto disponibile sul canale youtube di UNIC.
Le parole del dott. Giacomo Pacchi: “il progetto è nato nell’ottica di un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali della nostra azienda […] ad oggi, l’unico aspetto che è impattante direttamente sull’ambiente sono le emissioni in atmosfera dei COV, quindi di quei solventi che vengono utilizzati nella produzione delle pelli finite.
Quindi abbiamo iniziato a fare uno studio sulla tecnologia esistente, abbiamo analizzato quali potessero essere i parametri più critici e dove potessero essere le aree di maggior intervento…”
Continua, dicendo che “abbiamo mutuato da altri settori una tecnologia per il trattamento dell’acqua che viene ricircolata in continuo nel sistema di assorbimento e abbiamo, sulla base di studi preliminari svolti in passato dal nostro partner Aquarno”, in più “abbiamo individuato in un rifiuto che viene attualmente prodotto dalla depurazione delle acque, per essiccamento dei fanghi estratti, un materiale sorbente da utilizzare per rimuovere i COV.”
La professoressa Maurizia Seggiani ha continuato dicendo: “l’idea è quella, dopo lo stadio ad acqua di andare al sistema di trattamento in cui si utilizza il keu come sorbente, quindi in alternativa di un carbone attivo. Pertanto sono state fatte tutta una serie di prove in diverse condizioni operative, quindi variando i classici parametri operativi”, perciò “supportato SIME nel dimensionamento e nella progettazione dell’intera linea quindi che comprende lo stadio ad acqua, quindi lo scrubber e lo stadio di assorbimento che prevede appunto l’utilizzo di un KEU ulteriormente pirolizzato come sorbente in alternativa di carboni attivi”.
L’intervento si è concluso con l’ingegner Matteo Baggiani: “è importante dire che non stiamo parlando solamente di un progetto sulla carta di ricerca e sviluppo. L’impianto esiste, viene realizzato in scala 1:1, in più deriva già da un prototipo in scala ridotta che è attualmente funzionante e la cui parte acqua è sostanzialmente già nella scala reale.” Conferma che “ovviamente il progetto è nato da altri progetti di pura ricerca svolti negli ultimi cinque anni dall’università di pisa con la collaborazione di BCN e aquarno con la finalità di trovare un utilizzo a questo rifiuto”
“Il bello di questo progetto è che arriva a completare un percorso lungo di investimento.”
Il progetto di ricerca REVOC4LIFE fornirà un valore aggiunto a tutta la filiera, partecipando alla conservazione della salubrità dell’aria nei dintorni delle industrie conciare e, in futuro, potrà adattarsi anche ad altre tipologie di industrie.