Revoc4life e la qualità dell'aria in epoca Covid 19

BCN Concerie, assieme al Consorzio Aquarno, si trova all’interno di un sistema di circolarità ben avviato che è il Distretto di Santa Croce sull’Arno. Tutti gli impatti ambientali della conceria sono già mitigati attraverso attività consolidate all’interno del sistema distrettuale, eccetto le emissioni di COV in atmosfera che sono, comunque, oggetto di monitoraggio da parte della Regione Toscana.

Le emissioni di COV dell’industria conciaria sono imputabili prevalentemente alle lavorazioni di finissaggio delle pelli mediante l’uso di vernici contenenti questi componenti come solventi.
Ovviamente, tutte le industrie che impiegano vernici nelle loro lavorazioni devono affrontare la stessa problematica.

Per questo, il progetto Revoc4LIFE porterà a un adeguamento dell’impianto esistente, volto a migliorare la qualità dell’aria nel Distretto Conciario Toscano, esportabile anche ad altre realtà industriali.

BCN Concerie ha deciso di intervenire sulle emissioni di COV, poiché è l’unico impatto dove ancora non si è intervenuti in modo decisivo.
Attraverso l’osservazione e le considerazioni relative al sistema di abbattimento dei COV filtraggio, l’azienda ha cercato riscontro con il quadro normativo delle emissioni (leggi nazionali, regionali e piano della qualità dell’aria di Regione Toscana) al fine di valutare quali e quanti dovessero essere gli interventi.

Durante questo periodo di analisi, si è presentata l’emergenza sanitaria legata all’epidemia di COVID-19 che ha prodotto molti studi sull’impatto della qualità dell’aria in correlazione alla diffusione del contagio.
Questi studi suggeriscono una correlazione tra la qualità dell’aria e la diffusione più rapida del virus, per cui è diventato impellente avviare il progetto così da fornire un contributo concreto alla salvaguardia della salute di tutti, nonostante i livelli di emissioni siano sempre stati controllati dall’ente predisposto.

Il gruppo, costituito da cinque aziende private e dall’Università di Pisa (UNIPI), formatosi con il chiaro impegno di individuare una soluzione efficace alle emissioni di COV ha deciso di presentare il progetto su bando LIFE poiché questo rappresenta il principale strumento finanziario dell'Unione europea dedicato a sostenere la tutela ambientale nei territori degli Stati membri.
Ricevuta l’approvazione, il partenariato, basandosi su un prototipo pilota esistente e funzionante ideato dallo stesso, ha iniziato a lavorare sulla progettazione e costruzione dell’impianto di abbattimento in scala industriale.
Tale impianto arriverà a ridurre la quantità di polveri sottili e di COV in atmosfera, riciclando in parte quest’ultimi nel processo conciario in un circuito virtuoso che è in linea con la vocazione della conceria all’economia circolare. Infatti, a valle di una sezione di abbattimento dei COV è previsto il loro recupero e utilizzo in conceria come solventi per operazioni quali la pulizia di macchinari.

In particolare, nella prima fase di progetto nella quale ci troviamo adesso, UNIPI ha messo a disposizione dei partner aziendali le proprie conoscenze e competenze impiantistiche e processistiche, fornendo un prezioso contributo durante le fasi progettuali di scale up dei singoli sottosistemi dell’impianto in scala industriale. Sulla base dei risultati sperimentali ottenuti nei propri laboratori, UNIPI è stata in grado di fornire gli strumenti necessari per la valutazione e la validazione delle prestazioni dei diversi processi presi in considerazione.

Gli altri partner, Sime, Compolab e Iris, hanno contribuito con le loro conoscenze esecutive, completando la progettazione fino al livello esecutivo, eseguendo la scelta dei materiali da utilizzare e specificando la componentistica necessaria per la costruzione dell’impianto.

Il fattivo appoggio del Consorzio Aquarno è stato decisivo per completare la progettazione dell’impianto e per promuovere il granulato sinterizzato verso un suo uso come sorbente rigenerabile, con una concreta ambizione di arrivare a un prodotto “end of waste”.