Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale (DICI) nasce nel 2012, a seguito della riforma del sistema universitario italiano, dalla fusione dei precedenti dipartimenti di: ingegneria aerospaziale, ingegneria chimica, chimica industriale e scienza dei materiali, ingegneria meccanica, nucleare e della produzione e parte di ingegneria civile.
Nella consapevolezza che la ricerca fondamentale e l’innovazione stiano assumendo una funzione cruciale nel fronteggiare le molteplici sfide in atto dal punto di vista economico, sociale e ambientale, il DICI adotta una strategia di ricerca tesa al raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati nella risoluzione ONU dell’Agenda 2030. In tale ambito, i temi di ricerca portati avanti dal Dipartimento si inseriscono nelle seguenti macroaree generali:
In particolare, in ambito aerospaziale, attività sperimentali e di modellazione/simulazione numerica vengono condotte per trovare risposte alle sfide attuali e future per un trasporto aereo e un accesso allo spazio e alle sue risorse orientato alla sostenibilità.
In ambito di ingegneria chimica e della chimica per le tecnologie, la ricerca si concentra su tematiche con un alto impatto sociale volte a un approccio basato su economia circolare e un uso sostenibile delle risorse, quali:
- Recupero/valorizzazione dei rifiuti:
- materiali critici da batterie al litio;
- scorie da acciaieria e processi metallurgici;
- plastiche a fine vita e reti dismesse;
- fanghi da industria cartaria e conciaria;
- olii vegetali esausti
- Bio-energia:
- produzione sostenibile di biomasse da energia attraverso creazione di filiere di valorizzazione di diverse tipologie di biomasse non-food;
- produzione di bio-combustibili da processi termochimici (gassificazione, pirolisi) di bio-waste tramite integrazione di simulazioni di processo di filiere termochimiche;
- carbonizzazione idrotermale (HTC) di biomasse di scarto per produzione di hydrochar come combustibile e materiale adsorbente o ammendante;
- Efficiency and decarbonization
- Safety, Protection , and Enviromental Impact Assessment
Nell’ambito della chimica dei materiali, della scienza e dell’ingegneria dei materiali e della bioingegneria, discipline fortemente integrate tra loro, i temi di ricerca si collocano in ambiti strategici e innovativi quali: nanotecnologie, biotecnologie, materiali da fonti rinnovabili e circular economy.
In particolare, le attività svolte riguardano la progettazione e la sintesi sostenibile di materiali, processi di produzione e trasformazione, caratterizzazione e modellizzazione di proprietà chimico-fisiche in funzione delle applicazioni, tecniche di modifica, con particolare riferimento alla micro e nanostruttura dei materiali, e impiego di materiali funzionali per il manifatturiero, l'ambiente, l'energia e la salute.
Tali attività rispondono alle attuali richieste di innovazione e sostenibilità nel campo dei materiali in ampi settori di impatto ambientale, tecnologico, economico e sociale, come il settore delle bioplastiche, dei materiali per microelettronica, per l'energetica, per le costruzioni, la durabilità e il patrimonio culturale e per le scienze e tecnologia della vita, includenti i biomateriali, gli "scaffold" intelligenti per le strategie di ingegneria tissutale e i materiali per il rilascio di farmaci.
Nell’ambito di tali aree di ricerca, grazie alle competenze presenti e i laboratori dotati di apparecchiature all’avanguardia e personale tecnico qualificato, il DICI vanta ottimi risultati in termini di numero di progetti finanziati su bandi internazionali e nazionali. Nel 2023 sono risultati attivi 68 progetti finanziati su bandi H2020, LIFE, MUR, MITE, Regione Toscana, etc.), 8 progetti di ricerca di Ateneo (PRA) e 17 progetti PRIN (PRIN 2022 e PRIN 2022 PNRR) partiti nel 2023.